Vi scrivo dalla Sicilia che è stata paralizzata da una delle tante manifestazioni di disperazione che si sussuguiranno nel corso di quest’anno. La Sicilia è rimasta paralizzata perché per una settimana non si è distribuita la Benzina.
Sono in via Plebiscito, nel cuore di questa splendida Città, quartiere San Crstoforo, e mentre viscrivo sento le persone fare la ola! Così come so che stanno facendo la ola in tutte le parti della città, dalla Catania bene alla Catania di periferia, e lo stesso succederebbe in tutte le città dell’Occidente.
Ma cos’è la benzina? ne facciamo un uso quotidiano, crediamo che sia più importante dell’acqua. Anzi, grazie a pubblicità ingannevoli, siamo arrivati a pensare che senza benzina non si può vivere.
La Benzina viene prodotta dal petrolio in raffinerie. Il petrolio (dal termine petroleum, composto di petrae, “della roccia, del sasso”, e oleum, “olio”, cioè “olio di sasso”), anche detto oro nero, è un liquido infiammabile, denso, di colore che può andare dal Nero al marrone scuro e che la Natura ha messo negli inferi della Terra con un processo di “trasformazione” di migliaia di anni. La prima industria petrolifera nacque nel 1850 negli Stati Uniti e sebbene fino alla metà del secolo scorso il carbone era il primo combustibile al mondo, all’inizio del XXI secolo il 90 % del fabbisogno energetico fù coperto dal petrolio.
Il petrolio è costituito da miliardi di molecole diverse tra loro costituite principalmente da atomi quali Carbonio e Idrogeno (per questo Idro-Carburi) e qualche atomo di Azoto, di Zolfo e di Ossigeno. Il petrolio viene estretto dal cuore della terra, trasportato con le navi negli impianti petrolchimici e qui viene riscaldato in torri di distillazione (sono torri e quindi molto alte, pensate ai petrolchimici) e, le molecole si dispongono per peso lungo la torre di distillazione: le più pesanti staranno in basso, e le più leggere staranno in alto. Logico no?
Ebbene solo il 10 % della distillazione di petrolio è costituita da benzina tutto il resto è scarto, rifiuto e quindi monomeri da cui si faranno plastiche, pesticidi, concimi chimici, residui da cui si faranno vestiti, residui da cui si faranno saponi etc… etc… ecco perché tutto ormai è fatti da scarti di distillazione del petrolio, perché questi materiali vengono prodotti a prescindere dalle reali esigenze del petrolio non si butta via niente. Pensate quanta energia ci vuole per fare 1 litro di benzina, per far compiere al petrolio il giro del mondo.
La benzina a sua volta è composta da tantissime molecole che non si possono definire con certezza, nel senso che la benizna è classificata non per il contenuto di molecole che ci sono dentro ma per grandezze fisiche. Punto di ebollizione, numero di ottani etc.. etc.. quindi quando facciamo benzina non avremo MAI la stessa miscela di molecole, non avremo mai la stessa benzina della volta precedente. E lo stesso vale per il petrolio, non è MAI lo stesso, ma gli impianti invece sono sempre gli stessi e dagli anni settanta non sono mai stati modificati e sono stati progettati per un tipo di petrolio con delle caratteristiche diverse dal petrolio che si estrae oggi.
Inoltre quando andiamo a fare benzina, nei distributori, se stiamo attenti ci sono questi tre simboli:
Frasi di rischio: R12 -R38 – R45 – R46 – R51/53 – R63 – R65 – R67
Consigli di prudenza: S16 – S29 – S53 – S61 – S62
che vogliono dire queste belle immagini e questi simpatici codici?
Frasi di Rischio R11 Facilmente infiammabile; R12 Estremamente infiammabile; R38 Irritante per la pelle; R45 Può provocare il cancro; R46 Può causare danni genetici ereditari; R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico; R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati; R65 Nocivo: può provocare danni ai polmoni in caso di ingestione; R67 L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini;
Frasi di Prudenza: S16 Conservare lontano da fiamme o scintille – Non fumare; S29 Non gettare i residui nelle fognature; S53 Evitare l’esposizione; S61 Non disperdere nell’ambiente; S62 In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli l’etichetta.
Già mostrargli l’etichetta. La benzina è cancerogena bisogna evitarne l’esposizione e quindi quando facciamo benzina nel così detto “fai da te” dovrebbero fornirci di macherine per prevenire l’inalazione, guanti per evitare il contatto con la pelle e una tuta per evtare di contaminare i nostri vestiti. Siamo così attenti a non bere l’acqua dei nostri rubinetti perché crediamo che sia inquinata e facciamo finta di niente quando siamo assetati di benzina. Mah siamo veramante strani!
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Questo video fa vedere le condizioni dei popoli africani, ma nel triangolo della morte siciliano tra Augusta – Melilli – Priolo, Gela, Milazzo, che forniscono il 40% di energia a tutta l’Italia e nelle altre centrali petrolchimiche sparse su tutto il territorio italiano le condizioni sono esttamente le stesse. L’inquinamento è multinazionale.