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Che cos’è la Salmonella? Quali sono i rischi?

Salmonella appartiene all’ampio gruppo delle Enterobacteriaceae. Esse rappresentano il più cospicuo ed eterogeneo gruppo di batteri gram-negativi di interesse medico. Alcune specie sono patogene (come Salmonella typhi e Shigella spp.), mentre altre fanno parte della normale flora commensale e possono causare occasionalmente infezioni opportunistiche (come Escherichia coli e Klebsiella pneumonie…)

Salmonella è un microrganismo che si sviluppa bene a temperatura ambiente

Il genere Salmonella può anche essere diviso in 3 gruppi in base all’adattamento del batterio all’ospite umano:

  • Quelli perfettamente adattati all’uomo e che non hanno altri ospiti se non l’uomo: questo gruppo comprende S.Typhi e S. Paratyphi che causano comunemente la cosiddetta febbre enterica (tifoidea).
  • Quelli con un ampio range di ospite: questo gruppo comprende oltre 2000 sierotipi (come ad esempio S. enteritidis e S. typhimurium) responsabili di forma clinica a prevalente manifestazione gastroenterica, detta salmonellosi.
  • Quelli adattati a ospiti non umani o che causano malattia quasi esclusivamente negli animali.

Le salmonelle non tifoidee sono responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali e sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari.

I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua) e dai loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e dall’ambiente (acque non potabili).

Tra i sintomi della salmonellosi nell’uomo ci sono febbre, diarrea e crampi addominali. Se infetta il sangue può essere fatale.

Salmonella viene uccisa dal calore e produce tossine termolabili, pertanto basta portare il cibo a 70°C per un quarto d’ora per causare la morte dei batteri eventualmente presenti. È sensibile, inoltre, ai più comuni disinfettanti, come alcol ed acqua ossigenata.

In conclusione, per diminuire il rischio di salmonellosi, si consiglia di:

  • sanificare tutti gli utensili usati per la produzione di alimenti
  • cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, maiale e uova
  • proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori
  • consumare solo latte pastorizzato
  • lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti
  • evitare il consumo di uova crude o poco cotte
  • lavare bene frutta e verdura
  • evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti
  • evitare che persone con sintomatologia gastrointestinale preparino alimenti destinati alla ristorazione.


Categorie: Alimenti