Più mi addentro nei meandri di questa semplice ma fondamentale molecola più scopro un mondo che non ero abituato a vedere. Osserviamo il mondo come se stessimo su una molecola di acqua.
L’acqua da un punto di vista chimico è una molecola la cui formula è H2O. Due atomi di idrogeno ed una di ossigeno. Questa combinazione rende questa molecola unica nel suo genere rispetto alle migliaia di combinazioni atomiche che portano alla formazione di milioni di molecole.
Noi chimici ci siamo domandati come questi atomi fossero combinati tra loro H-H-O o H-O-H? e poi la molecola è lineare? È piegata? Si muove nello spazio o è ferma. Ebbene secondo i modelli matematici siamo giunti alla conclusione che la molecole è H-O-H è piegata secondo un angolo di 109,5 °C, che si muove allegramente in lungo ed in largo, ruota su se stessa ed i suoi atomi si muovono secondo diverse direzioni, senza però mai staccarsi. Quindi un bicchiere d’acqua in cui l’acqua appare ferma, in realtà si muove continuamente anche se noi, o meglio i nostri occhi, non riescono a percepirlo!
Questo ovviamente è un modello che funziona finché qualcuno non dimostrerà il contrario.
Un’altra straordinaria caratteristica dell’acqua è che l’acqua la dobbiamo immaginare come una calamita. L’ossigeno infatti attira a se gli elettroni degli idrogeni (elettroni che sono carichi negativamente) e questo crea una parziale carica negativa vicina all’ossigeno ed una parziale carica positiva sull’idrogeno. Quindi è come se fosse una calamita. Tutti abbiamo giocato con una calamita, e sappiamo che quando i due poli opposti si avvicinano si attraggono e quando i poli uguali si avvicinano si respingono. Ma per l’acqua c’è una distanza tra le molecole in cui si forma un legame particolare che rende la molecola unica nel suo genere, questo legame è detto legame a idrogeno.
Tramite questo meccanismo il sale (NaCl) si scioglie nell’acqua quando ci dobbiamo fare un buon piatti di pasta, possibilmente fatta con grani siciliani.
Infatti il Cloruro di Sodio (NaCl) è costituito da una molecola, il Sodio (Na) che ha una carica positiva ed il Cloruro (Cl) che ha una carica negativa. Quando l’acqua, che si muove continuamente “vede” la carica positiva la accerchia dal lato dall’ossigeno (che ha una parziale carica negativa) e quando “vede” la carica negativa, si dispone dal lato dell’idrogeno (che ha una parziale carica positiva). Così facendo l’acqua crea un cuscinetto attorno agli atomi di Cloro e di Sodio e fa si che tra di loro non si “vedono”\”sentono” più. Ecco questo è il meccanismo che avviene ogni volta che mettiamo il sale nell’acqua.
Ed è lo stesso meccanismo per cui l’acqua, scorrendo lungo i fiumi entra in contatto con i Sali minerali contenuti nella terra e li scioglie arricchendosi di questi.
I Sali minerali che si trovano principalmente nell’acqua sono: Carbonati (CO32-) Bicarbonati (HCO3-) Cloruri (Cl-) Solfati (SO42-) che si chiamano anioni perché hanno tutti carica negativa e poi ci sono i Cationi che sono Sodio (Na+), Calcio, (Ca2+), Magnesio (Mg2+), Potassio (K+).
L’insieme di questi anioni e cationi nell’acqua le danno delle caratteristiche che vengono utilizzate per definire l’acqua. Per intederci: pH, Conducibilità elettrica, Durezza, Residuo fisso. Il pH mi da una informazione forfetaria della quantità di ioni idrogeno che c’è nell’acqua (per legge D.Lgs 311 deve essere tra 6,5 e 9,5) la conducibilità dà informazioni in merito alla quantità di anioni e cationi sono presenti nell’acqua (capacità di condurre la carica elettrica, tante più cariche ci sono tanto più alta sarà la conducibilità e viceversa) quindi tanti più Sali minerali ci sono tanto più alto sarà questo valore (il valore di legge deve essere minore di 2500 microS\cm), La durezza da informazioni sulla quantità di calcio e magnesio ci sono nell’acqua si misura in gradi francesi ed il suo valore consigliate deve essere tra 15 e 50 °F. Sopra i 50 °F l’acqua è definita dura. Il residuo fisso invece è il parametro tramite in quale si definisce se l’acqua è oligominerale, minerale o ricca di Sali minerali. Questo importante parametro si misura facendo evaporare un volume noto di acqua contenuto in un recipiente che è stato preventivamente pesato. Nel crogiolo rimangono pertanto i Sali minerali, che non essendo più protetti dall’acqua precipitano e quello che rimane è una polverina bianca che si pesa. Così facendo se il risultato è minore di 50 mg\l l’acqua è definita minimamente mineralizzata, se il valore è compreso tra 50 e 500 mg\l è definita oligominerale, tra 500 e 1000 mg\l è definita minerale e se è tra 1000 e 1500 mg\l è definita ricca di Sali Minerali.
Le macchie bianche che vedete nei vostri rubinetti non è indice di durezza, ma è il residuo fisso che è rimane quando l’acqua evapora. Qualunque acqua, anche quelle delle bottiglie di plastica, lascerebbe quel residuo.