Continuano i cicli di Autoproduzione iniziati ormai un anno fa al Museo dell’erboristeria e che adesso girano per i locali di Catania riscuotendo un grande successo. Autoproduzione di marmellate fatte con frutta di stagione in modo da conservarle per la stagione successiva, di saponi Naturali fatti con olio d’oliva, soda ed essenze naturali, di pane e pizze fatte con lievito madre il cosidetto Criscenti e grani antichi siciliani, di terriccio fertile (compost) dagli scarti da cucina (umido dei nostri “rifiuti”), di orto in balcone da semi rigorosamente scambiati e tanto altro! Per tenervi aggiornati ho creato questo gruppo su facebook che si chiama appunto L’autoproduzione è la soluzione. Vi chiederete: perchè dico è la soluzione? Perché oggi non sappiamo minimamente quello che mangiamo, non sappiamo quello che ci spalmiamo e soprattutto abbiamo perso completamente il contatto con la Natura. Viviamo come se Noi e la Natura fossimo due cose separate, come se fossimo estranei. Invece io penso (ci siamo ridotti a fare discorsi del genere!) ovviamente è così, che l’Uomo è Natura! In questi incontri, in cui mi diverto tantissimo e ai quali partecipano sempre molte persone di tutte le età, spiego i vantaggi dell’Autoproduzione che è in effetti un ritorno al futuro nel senso che non sono altro che conserve che l’Uomo ha prodotto per secoli e con le quali si è riprodotto. Oggi queste conserve autoprodotte sarebbero addirittura illegali. Autoriprodurre una piantina da seme, fare e vendere marmellate a km 0 e di stagione, mangiare cibo sano tramandare le nostre tradizioni è diventato illegale. Vi sembrerà strano, ma è così. Tutto deve essere standardizzato tutto deve essere fatturato e “tracciato”. Ma perché devo tracciare il mio prodotto se viene dalla mia campagna e soprattutto se ne faccio piccole scorte stagionali? Perché deve essere preferito un prodotto che prima di arrivare al mio piatto ha fatto chilometri e chilometri? E che per giunta costa meno della metà di un prodotto a km 0. Tutto questo grazie a delle leggi che equiparano la “signuruzza” che fa conserve con la grande distribuzione senza che ci siano differenze. E così capita che mangiamo cibo pieno di conservanti, di pesticidi di additivi di tutti i tipi. Non lo dico per sentito dire, è il mio lavoro e ne vedo di tutti i colori. Tutte informazione che dentro una pubblicità, ovviamente non vedrete mai. I vantaggi dell’autoproduzione sono molteplici. Oltre a mangiare cibo sano e genuino (clandestino) si risparmia nella produzione dei rifiuti perché i barattoli verranno riutilizzati più e più volte, e soprattutto si ricomincia ad amare la Natura a saperla riconoscere ed apprezzare, è il migliore antidepressivo. Ed a proposito di antidepressivi il cibo è la prima medicina e la campagna è la migliore farmacia che l’uomo possa avere.
Lo dico da Chimico. Oggi con tutta la tecnologia che abbiamo dovremmo dimostrare i vantaggi della autoproduzione ed invece non conosciamo nulla! Ho appena finito di parlare con un giovane agronomo al quale ho donato dei semi e lui stesso mi ha detto che all’università, alla facoltà di Agraria non gli hanno mai insegnato a seminare, non li portano mai in campagna. Incredibile! Così come a Noi Chimici non ci hanno mai parlato di compostaggio del processo naturale che avviene della progettazione di un centro di compostaggio. Ora mi chiedo se non lo sappiamo noi “tecnici” figuriamoci le persone comuni e vai con l’ignoranza. Per questo, è vi ringrazio, scrivo e dedico il mio tempo a questo blog perché c’è troppo bisogno di un’alfabetizzazione ecologica di massa come dice Ugo Mattei. Fare i corsi mi permette di vedere in faccia le persone, di avere un contatto diretto di creare il senso di comunità per uscire fuori dagli schemi internettiani che certamente aiutano ma che sono sempre secondari rispetto a degli incontri reali! Vi aspetto al Museo dell’Erboristeria per questo corso qui l’evento FB che si terrà l’8-15-22 Aprile (25€) dalle 19-20:30 circa per approfondire il tema dei semi e del compostaggio domestico con me e degli aspetti agronomici con la Dott.ssa Giovanna Marletta. Per prenotarsi mandare una mail a museodellerboristeria@gmail.com. Il costo prevede anche un piccolo aperitivo finale e serve per ripagare le spese del Museo. Se invece volete rimanere aggiornati sugli eventi che organizzo e sul gruppo di acquisto di farina e frumento di graini antichi siciliani (GAFF) scrivete a gaff.antichisiciliani@gmail.com.
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