Sono appena tornato da una bellissima esperienza che mi ha ricaricato le pile (non che fossi scarico). Sono stato nel primo comune d’Italia ad aderire alla Strategia Rifiuti Zero 2020. Il Comune è Capannori in provincia di Lucca una comunità si 40 mila abitanti che ha lanciato questa importante sfida: Entro il 2020 questa comunità si impegna a non produrre più Rifiuti!
Ma andiamo con ordine. Questa meravigliosa storia parte dal Prof. Paul Connett che da 20 anni o forse più gira il mondo lasciando messaggi contagiosi carichi di allegria e speranza. Il Suo motto è “Make Love not Wast” cioè “fate l’amore non fate rifiuti”. L’idea è quella di seguire dieci semplici passi verso Rifiuti Zero entro il 2020 perché il problema mica si risolve in un attimo! Ma ci vuole tanta professionalità e voglia di cambiamento. Oggi il problema è che non ci sono idee nuove, tutti dormono senza pensare che le cose possano cambiere. Il Prof. Paul Connett è professore di chimica alla St Lawrence University a Canton, New York, in cui ha insegnato per 15 anni. Ha ottenuto la laurea in Scienze Naturali all’Università di Cambridge ed il suo Ph.D. in Chimica all’Università di Dartmouth negli Stati Uniti. Negli ultimi 14 anni ha studiato le problematiche della gestione dei rifiuti, con un’attenzione particolare ai pericoli derivanti dall’incenerimento ed alle alternative di non combustione più sicure e più sostenibili.
In Italia a Capannori c’è un maetro di scuola Rossano Ercolini (Mr. Rifiuti Zero, come lo chiama il Prof. Connett) che è riuscito a creare un modello vincente e concreto nel suo territorio e che adesso sta cercando di esportare in tutta Italia.
i 10 passi sono riportati in questa semplice slide:
Questo progetto utilizza la discarica temporanea per raggiungere l’obbiettivo rifiuti zero entro il 2020 senza ricorrere ad alcun incenerimento. “Il Diavolo Brucia Dio Ricicla” sentenzia il Prof. Connet con il suo sguardo vivo e contagioso!
Per raggingere questo importante obbiettivo bisogna usare 3 strade:
1) Responsabilità dei cittadini (a valle); 2) Responsabilità delle Aziende (a monte); 3) Forte leadership politica che fonde tutto insieme!
E’ un modo totalmente nuovo di intendere la città, di vivere il rapporto tra i cittadini e l’amministrazione con l’aiuto dell’attivismo che fa da mediatore tra due mondi che purtroppo oggi sono troppo distanti tra loro.
Tutto ciò che non può essere ridotto, riutilizzato, riciclato NON DEVE ESSERE PIù PRODOTTO! E’ un errore di progettazione Industriale! Infatti dopo che i cittadini dei comuni che hanno aderito alla strategia raggiungono traguardi straordinari di raccolta differenziata pari al 75 % c’è un 25 % circa che non può essere riutilizzato o riciclato e quello deve essere riporgettato, facendo lavorare i centri di ricerca e coinvolgendo le università.
Un altro importantissimo punto di quetsa strategia è quello di coinvolgere i contadini locali, perché la maggior parte dei nostri rifiuti è costituito da imballaggi che sono funzionali al trasporto di merci in giro per il mondo. A Capannori hanno aperto un centro commerciale che si chiama Effecorta Cioè Filiera corta che si impegna a vendere solo prodotti provenienti da una distanza di 70 Km e vendendo esclusivamente prodotti alla spina. E quindi pasta, Vino, Olio, latte etc… etc… in questo modo si riducono gli imballaggi!
Oggi sono già 72 i comuni che hanno aderito a questa strategia con più di 2 milioni di cittadini Italiani che sognano un futuro migliore.
http://www.rifiutizerocapannori.it/comuni-rifiuti-zero.html
E la cosa più bella è che non solo l’Italia è il paese mondiale ed europeo in cui questa strategia ha attecchito di più, ma al momento, sono più i comuni del sud ad aver aderito (tra questi comuni c’è anche Napoli). Per aderire c’è bisogno di creare un gruppo di attivisti che sul territorio inizino a sensibilizzare i cittadini, il sindaco e la giunta ad aderire alla strategia. Quindi il sindaco tramite delibera di giunta fa votare l’impegno formale ad aderire a questa strategia ed a costituire un osservatorio in cui attivisti, assessore e ditta trovano le strade migliori per raggiungere l’obbiettivo. Nel frattempo si usano metodi che già hanno funzionato ovunque da nord a sud al centro come la raccolta porta a porta, il compostaggio domestico e piano piano si inizia questa avventura che coinvolge tutti i cittadini.
Invito tutti, soprattutto i giovani, ad informarsi ed a richiedere contatti nei territori, via facebook affinchè si facciano contagiare e portino il loro contributo per migliorare la qualità della vita loro e della loro comunità!